Grazie a dei meccanismi bene studiati e con la complicità di numerose persone, il gas della società petrolifera INA veniva venduto sottoprezzo a una società croata esterna che quindi lo rivendeva un costo molto più alto ad acquirenti stranieri. La INA sarebbe stata così danneggiata per diverse decine di milioni di euro, come riportano la Televisione pubblica e altre fonti sti stampa in Croazia. Le notizie in merito diffuse come breaking news, sono ancora ufficiose e ora si attendono quelle ufficiali della polizia e dell' USKOK, l' Ufficio per la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata . Stamane gli agenti hanno operato diversi arresti nelle zone di Zagabria, Osijek, Spalato e Sebenico. Il quotidiano Večernji List scrive che tra gli arrestati figurano il direttore dell' Ufficio per il commercio di gas naturale dell' INA Damir Škugor e il presidente della Camera dell'artigianato Josip Šurjak. Quest'ultimo quale titolare di una società commerciale croata avrebbe acquistato il gas dell' INA a un prezzo molto basso in accordo proprio con Damir Škugor. Molto curioso il modo con cui lo scandalo è stato scoperto. Ossia, l'importo di 13 milioni di euro quale prima tranche dell'imbroglio, era stato depositato sul conto di un membro in pensione della famiglia di uno dei sospettati. Il particolare non è sfuggito all'occhio dell' Ufficio contro il lavaggio del denaro che subito informato la polizia e l'Uskok.
Valmer Cusma