“Lo stato interverrà per coprire le spese del settore pubblico specie nei comparti più delicati quali la sanità” ha detto il ministro all’economia croato Tomislav Ćorić commentando gli aumenti dell’Azienda di Gas di Zagabria, distributore per la capitale ma anche per altre aree del paese. La mazzata ha già colpito il comparto produttivo e quello pubblico con utenti che si sono visti recapitare bollette con cifre addirittura quadruplicate rispetto al mese scorso. Si salvano solo quelli che hanno sottoscritto un contratto a prezzo fisso che però sono in minoranza - e le ragioni sono varie - rispetto a quelli con contratti indicizzati. Per il momento rimangono bloccati fino al primo di aprile i costi del gas per uso domestico ma inutile dire che l’aumento è già previsto e secondo gli esperti potrebbe aggirarsi dal 70 al 100%. Il caro bollette - come sempre accade - sta mettendo in ginocchio l’industria e l’artigianato con molti datori di lavoro pronti a chiudere e conseguente perdita di posti di lavoro ma anche con un aumento dei prezzi in generale che continua a colpire le famiglie e specie quelle con redditi più bassi. Un circolo vizioso al quale si stanno cercando rimedi. Il governo sta preparando un pacchetto di misure che potrebbero essere presentate alla seduta di domani e che stando ai bene informati prevederebbero, così come indicato dalla Commissione europea, dai cosiddetti vaucher energia alla riduzione - limitata e mirata nel tempo - della aliquote fiscali per i prodotti energetici.
Lionella Pausin Acquavita
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