Dopo una prima affrettata reazione di Butković che aveva definito i motociclisti come un gruppo marginale che danneggia il paese arriva una risposta argomentata nella quale il ministro replica punto per punto alle richieste dei manifestanti e illustra l’impegno e le azioni intraprese nell’elevamento della sicurezza del traffico stradale per tutti e dunque anche per chi va in moto.
Motociclisti che continuano però a definirsi insoddisfatti tanto da aderire in 4 mila all’ invito dell’ associazione “Carovana per la vita-biker in strada” che annuncia per sabato e domenica interventi ai caselli autostradali, agli imbarchi dei traghetti e ai confini con conseguente rallentamento del traffico onde sensibilizzare l’ opinione pubblica delle troppe vittime dovute alle infrastrutture inadeguate alla sicurezza di chi va in moto. Annualmente sulle strade croate muoiono un’ ottantina di persone tra motociclisti e ciclisti il che rappresenta quasi il 20 per cento delle vittime di incidenti stradali. La triste statistica degli ultimi 5 anni parla di 236 morti in moto e 125 in bicicletta e solo ieri sono stati registrati diversi incidenti tra i quali uno mortale nei pressi di Canfanaro sulla Ipsilon istriana dove ha perso la vita un centauro zagabrese di 49 anni.
Tra le richieste degli appassionati di due ruote croati la realizzazione di infrastrutture che limitino i rischi per chi va in moto il che significa oltre che ad un’ adeguata pavimentazione confacenti barriere di protezione, guard-rail e consimili, segnaletica ben posizionata, illuminazione e altri accorgimenti di arredo urbano pensati a non interferire nella guida. Ad essere contestati pure l’aumento dei pedaggi autostradali nei mesi estivi e l’equiparazione dei prezzi a quello delle automobili.
Il ministero al mare, trasporti e infrastrutture assicura di lavorare in queste direzioni ma sono promesse che non soddisfano le associazioni dei motociclisti che in questo ultimo fine settimana di agosto -sabato 31 e domenica primo settembre- sostenuti anche da numerosi motociclisti dei paesi vicini, sloveni in testa, rallenteranno il traffico sulle autostrade ma anche ai valichi di confine sloveno-croati di Jelšane, Dragogna-Castelvenere e Sicciole-Plovania.
Lionella Pausin Acquavita