“Siamo all’apice della quarta ondata e non sappiamo ancora che cosa ci aspetta“ ha dichiarato il ministro della salute Vili Beroš commentando gli ultimi dati che parlano oggi di oltre sette mila infezioni, numero più alto in assoluto dall' inizio della pandemia in qua. “Per tutti è giunto il momento di riflettere e pensare al contributo individuale che si può dare nella lotta alla pandemia” ha detto ancora il ministro rivolgendosi principalmente ai non vaccinati e ha aggiunto “sostengo le libertà individuali ma queste cessano quando minacciano la salute e la vita di altri individui”. Numeri da record nero nella Regione litoraneo - montana con 4 morti e 544 contagi, il 27 per cento dei 2 mila 200 tamponi analizzati. Al centro clinico di Fiume, in cura 114 pazienti positivi, 7 in più di ieri, e sono 14 quelli collegati al respiratore. L’ospedale di Pola segnala i decessi di 3 persone di 90, 69 e 47 anni. Quest’ultima non soffriva di patologie pregresse. Il reparto infettivo del nosocomio regionale ospita una 30.ina di ammalati, tra i quali c’è un bambino di 8 anni mentre sono 7 i pazienti in terapia intensiva. Per quanto riguarda invece i nuovi contagi anche in Istria le cifre sono purtroppo da record con 186 nuovi positivi. Come nelle altre aree del paese pure in regione aumenta l’interesse per la vaccinazione e solo ieri a Pola hanno ricevuto la prima dose quasi 600 persone, quasi il doppio di quelle vaccinate nei primi quattro giorni della settimana.
(lpa)