E' stato un uomo virtuoso ma esistono ancora dei punti poco chiari. Non ci può essere proclamazione di santità se persistono incertezze sulla verità storica. Cosi dunque Papa Francesco sul caso della canonizzazione del Cardinale, Alojzije Stepinac. Arcivescovo di Zagabria dal 1937 al 1960, beatificato il 3 ottobre del 1998 da Papa Giovanni Paolo Secondo, Stepinac continua ad essere una figura controversa, da una parte accusato di collusione con il regime ustascia dall'altra considerato un martire perseguitato dal regime comunista jugoslavo.
Il processo di canonizzazione, entrato nella fase conclusiva era stato sospeso -ricordiamo- tre anni fa a causa delle proteste serbe e in particolare di quelle del mondo ortodosso per il quale Stepinac era un alleato di Ante Pavelić. Posizione che avevano indotto Papa Francesco a istituire una commissione mista cattolico-ortodossa atta a far luce sulle circostanze storiche; commissione che però nonostante i numerosi incontri è rimasta su posizioni contrapposte ed ha demandato al Papa la decisione definitiva su una eventuale canonizzazione.
Così tornando dal suo viaggio in Bulgaria e Macedonia del Nord, rispondendo alla domanda di un giornalista croato, il Pontefice ha dichiarato che nonostante la voglia di unità esistono dei problemi storici nelle Chiese e che uno di questi problemi è proprio il caso Stepinac. "Dopo aver riflettuto, ho chiesto aiuto al patriarca Irenej della Chiesa Serba Ortodossa, perchè a entrambi interessa la verità che ora si sta studiando" ha detto Papa Francesco.
Lionella Pausin Acquavita