Per il momento le direttive relative ai confini con la Slovenia sono quelle in vigore negli ultimi giorni. Da venerdì sera solo in quelli con la Bela Krajina sono stati introdotti i 15 giorni di isolamento per i frontalieri : cittadini croati che lavorano oltre il fiume Kolpa o Kupa o sloveni dell' area, con residenza in Croazia. “Per quanto riguarda le altre zone di confine il regime rimane quello degli ultimi giorni“ ha affermato stamane in conferenza stampa il ministro degli interni croato Božinović smentendo le voci – dovute pure a un comunicato del Ministero degli esteri sloveno- che parlavano di limitazioni della circolazione e decreti d’isolamento per chi rientrava in Croazia dalla Slovenia, provvedimento che Zagabria ha adottato- ricordiamo- mercoledì scorso nei confronti dei frontalieri provenienti dall' Italia. “E’ impossibile chiudere del tutto le frontiere va garantito il trasporto e transito di beni di prima necessita, medicinali e altro ma va lasciato pure uno spiraglio alla già provata economia ed in questo contesto rientra anche chi va al lavoro nel vicino paese” ha fatto capire Božinović lasciando intendere comunque che la situazione è monitorata di ora in ora e che tutto potrebbe cambiare.
In Croazia intanto si aggiungono nelle ultime ore altri 7 nuovi contagi (uno a Fiume, uno a Karlovac 5 a Zagabria) che fanno salire a 56 il numero complessivo degli ammalati. Preoccupa il fatto che dopo i due medici della clinica zagabrese per le malattie infettive tra gli ultimi casi risulta esserci pure un chirurgo di un altro ospedale della capitale entrato in contatto con numerose persone sulle quali si stanno facendo accertamenti.
“Tre persone sono guarite, 835 i test finora effettuati 8 mila 500 le persone in isolamento” i dati forniti dal ministro della sanità, Vili Beroš che ha affermato come si è entrati nella terza fase della lotta contro il coronavirus che prevede pure la mobilitazione del personale medico-sanitario. “Le misure di contenimento stanno dando i primi risultati” ha detto il ministro invitando "la popolazione a rimanere a casa, uscire solo in caso di necessità e urgenza, rispettando le dovute precauzioni” (lpa)