Per il secondo giorno consecutivo contagi in calo in Croazia, ma il numero rimane a tre cifre. Sono 152 nelle ultime 24 ore di cui 36 a Zagabria, 29 nella regione spalatino dalmata e 19 in quella di Sebenico- Knin che dunque rimangono le aree più colpite, soprattutto causa il mancato rispetto delle misure epidemiologiche nei centri di ritrovo e divertimento dei giovani. Tra i nuovi contagiati, figura un bambino di un anno residente a Karlovac. E si registra un decesso, la vittima è un uomo di 63 anni nella regione litoraneo montana dove i nuovi contagi sono 3, in Istria uno. Nell'area istro-quarnerino-montana dunque, la curva dei contagi rimane sempre a livelli molto bassi. Sulla rete stradale e autostradale del paese il volume del traffico rimane molto alto, più in uscita a dire il vero, segno che è iniziato il controesodo. Ma anche che numerosi villeggianti hanno fatto anzitempo le valige cause le misure restrittive anti-contagio varate nei paesi di provenienza. Si calcola che passato il week end in Croazia rimangano sui 750.000 turisti, con l'Istria e il Quarnero sempre in primo piano in fatto di presenze. Secondo i dati della polizia istriana, nel fine settimana sono entrati nella penisola 88.000 turisti mentre se ne sono andati quasi 117.000. Traffico sostenuto sulle strade dunque, ma all'aeroporto di Pola risulta notevolmente minore rispetto all'annata record del 2019. Dall'inizio dell'anno a questa parte gli arrivi sono stati pari a 37.000 mentre l'anno scorso di questi tempi si era a quota 470.000. Oltre che con il lungo lockdown, il calo del traffico aereo si spiega con il fatto che con il coronavirus i vacanzieri preferiscono spostarsi in automobile.
Valmer Cusma