Le difficoltà e la tardiva rifornitura dei vaccini anti Covid provenienti dal cosiddetto mondo occidentale fanno correre ai ripari diversi paesi dell'Unione europea e tra questi c'è pure la Croazia che ha avviato contatti con Mosca per garantirsi almeno un milione di dosi dello Spuntnik. La notizia appresa con soddisfazione dai tanti cittadini che per varie ragioni ormai da mesi parteggiano per il farmaco russo, è stata confermata dal premier Plenković che però ha subito smorzato l'entusiasmo affermando "E' un nostro diritto e dovere trovare delle alternative finalizzate alla salvaguardia della salute di tutti i cittadini, ma nel contempo dobbiamo essere certi della sicurezza del medicinale e anche perciò attenderemo il nulla osta delle autorità europee". Quindi Sputnik arriverà in Croazia previo consenso da Bruxelles. Approvazione non attesa invece dall'Ungheria che in mancanza di altri, sta portando avanti la propria campagna vaccinale proprio con lo Sputnik che viene usato in 26 stati tra i quali ci sono pure Serbia e Bosnia-Erzegovina. E se Belgrado primeggia per numero di vaccinazioni effettuate: oltre 500 mila, con ritmi che vanno da 15 a 20 mila al giorno, la Bosnia è ancora al punto di partenza, ma intanto la stampa locale informa che contingenti di medicinale sono reperibili sul mercato nero con centro si smistamento la località di Grude, in Erzegovina. (lpa)
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