Di mese in mese il debito degli ospedali nei confronti delle farmacie all’ingrosso della Croazia aumenta di 20 milioni di euro e ora, come scrive l’agenzia HINA, è arrivato alla ragguardevole cifra di 347 milioni. Il coordinamento di tali farmacie pertanto ha deciso di tutelarsi in qualche modo e il primo provvedimento è la sospensione selettiva dei farmaci e prodotti medico sanitari agli ospedali. Lo ha annunciato in conferenza stampa a Zagabria aggiungendo che le sollecitazioni di pagamento inviate al governo vengono ignorate per cui della questione verrà informata la Commissione europea. E nei confronti degli ospedali di Ragusa, Sisak e Vinkovci, che ormai non pagano da oltre mille giorni, sarà spiccata denuncia. Chiamato in causa, il ministro della sanità, Milan Kujundžić, risponde che un mese fa alle farmacie all’ingrosso è stato versato l’importo di 27 milioni di euro per contenere il debito in qualche maniera, aggiungendo che in ogni caso al problema bisogna trovare una soluzione a breve e una a lungo termine. Dal canto suo il presidente del consiglio d’amministrazione dell’Istituto nazionale di previdenza sanitaria, Drago Prgomet, tiene a precisare che gli ospedali in Croazia non sono rimasti mai senza medicinali e non lo rimarranno neanche adesso. "Le farmacie all’ingrosso - dice - realizzano grossi guadagni per cui si guarderanno bene dall’inoltrare denunce". Alla domanda se i loro profitti sono buoni nonostante i grossi debiti degli ospedali, Prgomet ha risposto che finora nessuna ha chiuso i battenti per fallimento.

Valmer Cusma

Foto: Reuters
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