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L'arresto è avvenuto ieri nella sua casa di Varaždin e seguito-come riporta la stampa- da lunghe indagini portate avanti dall'USKOK, l'ufficio per la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata che, anche nelle ultime ore, ha effettuato dettagliati controlli in alcune strutture a lei collegate. La Antolić Vupara è infatti proprietaria di una casa di riposo per anziani gestita dalla figlia. In base alle indagini finora effettuate, sulla donna graverebbe il sospetto di corruzione e abuso d'ufficio poiché avrebbe acquisito illegalmente, in collaborazione con altre persone, i permessi edilizi e altre pratiche necessarie per la ristrutturazione della sua casa. Documenti che in passato, non si sa per quali ragioni, le erano stati negati. Subito dopo la pubblicazione dell'atto d'accusa, il Sabor croato le ha sospeso l'incolumità parlamentare mentre il Partito socialdemocratico la ha temporaneamente sollevata da tutti gli incarichi, ma non l'ha espulsa dal partito. Ricordiamo che la Antolić Vupara era membro di diversi organismi parlamentari e tra questi della Commissione immunità e di quella per i diritti umani. Da qualche anno molto attiva pure nell'associazionismo della minoranza slovena, Barbara Antolić Vupara ricopre dal 2024 la carica di presidente dell'Unione delle associazioni slovene in Croazia. Il fermo della deputata del maggior partito dell'opposizione ha sollevato in diversi ambienti qualche perplessità dovuta alla modalità, ma soprattutto alla tempistica dell'operazione: avvenuta il giorno stesso dell'insediamento del nuovo ministro all'agricoltura dopo lo "scandalo Dabro" e il giorno dell'insediamento della nuova dirigenza della Jadrolinija dopo la tragedia del traghetto dell'estate scorsa. Come dire una casualità sospetta per chi crede che si è voluto distogliere l'attenzione da fatti ben più pesanti. (lpa)