Gli 8 mila rilevatori impegnati nella seconda fase del censimento non sono riusciti a portare a termine l'impegno che inizialmente si sarebbe dovuto concludere il 17 di ottobre. Dopo una prima proroga che lo aggiornava al 29 di ottobre, arrivata la decisione del governo che ha spostato la data al 14 novembre prossimo. Un prolungamento dovuto all'aggravamento della situazione epidemiologica: se da una parte ci sono gli intervistatori che si ammalano o abbandonano il lavoro per paura di infettarsi, dall'altra ci sono molte famiglie in isolamento o restie a far entrare in casa possibili focolai di contagio. Comunque - stando all'Istituto nazionale di statistica - mancherebbe poco alla conclusione dell'operazione poiché è stato completato ormai il 95 per cento del fondo abitativo. L'ente rileva inoltre che i rilevatori delle aree deficitarie sono stati rimpiazzati con quelli che hanno concluso il lavoro in altre zone del paese. Così nella Regione istriana in questi ultimi giorni sarebbero giunti diversi operatori da Karlovac e in generale dalla Slavonia con assicurato vitto e alloggio fino alla metà di novembre. Ricordiamo infine che nella prima fase dell'auto censimento online - aperta dal 13 al 27 settembre - hanno aderito un milione e 600 mila persone mentre va detto ancora che gli ultimi dati dell'Istat croata e relativi al 2020 parlano di un calo della popolazione di quasi 240 mila persone rispetto al censimento di dieci anni fa.
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