Rimane alto dunque il numero dei contagi in Croazia. Qualche caso in meno di ieri, ma cifre comunque preoccupanti che portano a 2 mila 703 il numero complessivo degli infetti di coronavirus di questa cosiddetta fase estiva. Con la vittima registrata nelle ultime 24 ore invece salgono a 195 i morti registrati dal 25 febbraio scorso, quando nel paese venne segnalato il primo caso di Covid-19. Preoccupanti pure le ultime dichiarazioni dell' infettivologa Alemka Markotić che smentisce le voci su un presunto indebolimento del virus. “L’infezione continua a essere aggressiva, le infiammazioni polmonari sono sempre più gravi e riscontriamo lastre spaventose tanto da chiederci come il paziente riesce a respirare” ha detto l’esponente dell’Unità di crisi nazionale aggiungendo che “ci aspetta un autunno molto difficile”. Da qui gli appelli a rispettare tutte le misure igieniche e sanitarie con incluso distanziamento sociale e uso della mascherina. Anche oggi la Contea più colpita è quella spalatino-dalmata con 105 casi, seguita da Zagabria con 74 ma i contagi sono in aumento pure nelle regioni interne del paese: 9 nell’ area di Sisak, 6 in quelle di Osijek e della Lika, 13 nell’ area di Požega a fronte – in quest’ ultima- di solo di 73 test effettuati. Alto il numero degli ammalati pure nella Regione Litoraneo montana con ben 17 nuovi casi. Si tema in una nuova impennata del virus pure nell’area di Dubrovnik dove un matrimonio è stato individuato come nuovo focolaio e a Karlovac dove risultano positive alcune infermiere dell’ ospedale locale. Tiene bene la Regione Istriana dove a fronte di oltre 340 test effettuati si segnalano tre nuovi contagi, tutte persone già in isolamento mentre è risultato positivo un cittadino austriaco che si era sottoposto al tampone per rientrare in patria. Nella penisola si contano 65 casi attivi mentre 268 persone sono in isolamento.
(lpa)