"Continueremo a monitorare la situazione e se il trend sarà quello registrato negli ultimi 14 giorni qualcosa potrebbe cambiare" dice il capo del governo annunciando il proseguimento delle consultazioni con gli esperti per valutare le possibilità di un allentamento dei provvedimenti. Nelle ultime due settimane l'incidenza di positività - che si attesta ora su 258 contagi su 100 mila abitanti - è stata ridotta di ben due volte. "Un risultato raggiunto grazie alla responsabilità dei cittadini che nonostante la gravità della situazione non sono stati sottoposti a chiusure totali o a coprifuochi" ha ricordato Plenković che -probabilmente rivolgendosi ad alcune categorie più colpite dalla crisi- ha fatto comprendere che nell'equilibrare salute ed economia, forse è arrivato il momento di pensare un po' a quest'ultima. A ridurre l'entusiasmo del premier ci ha pensato però il ministro alla salute Vili Beroš. "Un rilassamento non è reale nel momento in cui molti paesi europei stanno irrigidendo le misure" ha detto il ministro aggiungendo "ci sono altri criteri che danno visione del quadro epidemiologico generale ed in questo momento possiamo dire che l’alto numero di decessi non segue proporzionalmente il calo di infetti e ospedalizzati".
Lionella Pausin Acquavita