In 50 anni, da quando è stato costruito il ponte su fiume Dragogna, al confine istriano tra Croazia e Slovenia, non è mai stato sottoposto a lavori di manutenzione o riparazioni. E in tutto questo tempo l'intenso transito giornaliero soprattutto dei mezzi pesanti ha provocato cedimenti ben visibili tanto che ora sembra arrivato ai limiti della sicurezza per cui urge un rimedio onde scongiurare il peggio. E i numerosi articoli con le foto della struttura vecchia e trasandata pubblicati sulla stampa croata, slovena e anche italiana non offrono di certo un’immagine decorosa o perlomeno dignitosa di quella che viene considerata la porta d’ingresso più importante in Croazia per i villeggianti provenienti dai paesi dell’Europa occidentale. Ora dunque, con la decisione del governo di Zagabria di definire un accordo con quello sloveno, dopo il superamento di intoppi burocratici e amministrativi di vario genere viene a crearsi la piattaforma per la costruzione di un ponte nuovo il cui costo viene stimato sui 666 mila euro ripartiti in parti uguali tra i due paesi. Come caratteristiche tecniche, sarà lungo di 26,3 metri e largo 13. I lavori della durata di 6 mesi potrebbero iniziare già in autunno e per la loro durata il traffico si svolgerà attraverso un pontile galleggiante provvisorio.
Valmer Cusma