In sordina- a causa dell’emergenza sanitaria- da stamattina nelle sezioni locali dell’accadizeta si sta votando per eleggere la nuova dirigenza partitica. In corsa per la massima carica, come noto, l’attuale presidente e premier croato, Andrej Plenković e lo sfidante Miro Kovać. Entrambi hanno formato una lista di fedelissimi per la vice-presidenza. 210 mila i tesserati con diritto di voto che fino a stasera potranno esprimere le loro preferenze nelle sezioni cittadine dell’accadizeta ma anche in quelle all’estero.
In linea di massima la competizione è tra due visioni, due concetti ideologici diametralmente opposti sul futuro della formazione di centro-destra. Da una parte il moderato Plenković, europeista convinto e sostenitore della necessità di riformare il partito e il paese, dall’altra l’intransigente e conservatore Miro Kovać che è stato- ricordiamo- ministro degli esteri del breve governo Orešković. Posizioni emerse anche dal confronto televisivo bel quale non sono mancate accuse e contraccuse.
Secondo Kovać, Plenković avrebbe traghettato il partito a sinistra per accontentare i partner di governo e questo si sarebbe rivolto contro l’accadizeta, uscita sconfitta nelle ultime tre tornate elettorali: europee, amministrative e presidenziali. “Abbiamo perso la credibilità che va riacquistata con il voto interno” ha detto l’ ex capo diplomazia. Accuse prontamente respinte da Plenković che ha affermato di aver consolidato il HDZ mentre il suo governo e l’attuale maggioranza parlamentare avrebbero garantito una sana crescita economica, solidarietà sociale e la soluzione delle questioni d’interesse nazionale.
“Abbiamo realizzato le nostre promesse e la Croazia si sta profilando come un paese moderno e importante per la comunità internazionale” ha detto il premier.
Il paese e l’opinione pubblica in generale- logicamente- non sembrano molto interessati al confronto intrapartitico. Alle prese con il coronavirus sono in molti a chiedersi l’utilità di queste elezioni che si stanno svolgendo - va detto- con misure di grande cautela e attenzione per evitare i contatti tra le persone e l’eventuale diffondersi del contagio.
Lionella Pausin Acquavita