Al Parlamento di Zagabria il premier Andrej Plenković è riuscito ad assicurare la compattezza della maggioranza. A favore del rimpasto del governo hanno votato infatti 82 deputati, mentre i voti contrari sono stati due. L'opposizione ha abbandonato l'aula al momento del voto. La maggioranza di governo, dunque, ha fatto quadrato. Il primo ministro è riuscito anche a evitare defezioni nelle file dell'Accadizeta, nonostante il rimpasto avesse lasciato molti, in particolare nell'ambito della corrente di destra, con l'amaro in bocca.
Prima del voto in aula diverse Commissioni parlamentari hanno espresso il loro sostegno ai sei nuovi ministri e all'innalzamento al rango di vicepremier di Zdravko Marić e Davor Božinović. Il premier Andrej Plenković, che ha difeso a spada tratta, di fronte ai deputati, la decisione di procedere al rimpasto, è stato sottoposto però a un autentico fuoco di fila da parte dell'opposizione. Il centrosinistra ha rinfacciato al premier gli scandali immobiliari nei quali si sono trovati invischiati i ministri dimissionari. Plenković, infuriato, ha ribadito che non permetterà a nessuno di affibbiare al suo Esecutivo l'etichetta della corruzione.
Battibecchi a parte, già il dibattito e il voto nelle varie Commissioni hanno confermato la sostanziale tenuta della maggioranza di governo, nonostante non manchino elementi di contrasto tra le varie forze politiche che ne fanno parte. I deputati delle minoranze hanno rilevato di appoggiare l'Esecutivo, pur facendo presente che andranno fatti passi avanti nel campo della tutela delle etnie, in particolare per quanto concerne la realizzazione dei piani operativi in tema di diritti minoritari. Il maggiore interesse lo ha suscitato il dibattito sulla fiducia al nuovo vicepremier Davor Božinović che ricopre anche la carica di ministro degli Interni. Per tre ore i deputati lo hanno subissato di domande sulla crisi migratoria. Davor Božinović ha sostenuto che la Polizia croata affronta con successo l'emergenza e che ha il diritto di usare i mezzi di coercizione nei confronti dei migranti per autodifesa.
Ha ottenuto il sostegno del Parlamento anche il nuovo ministro degli Esteri, Gordan Grlić Radman, il quale ha sottolineato che l'impegno principale sarà il Semestre di presidenza croata dell'Unione europea che dovrà essere coronato da successo.
Dario Saftich
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