Il paese sta cercando di tornare alla nuova normalità. Da oggi a bar e ristoranti sarà permesso di rimanere aperti oltre le 23. Nella cosiddetta normalizzazione rientrano pure i preparativi per le parlamentari del 5 luglio prossimo con Commissione elettorale centrale e l’Unita di crisi nazionale.
“Garantire un voto sicuro” questo l’imperativo delle autorità anche se c’è ancora molta incertezza perché dicono “tutto dipenderà dalla situazione epidemiologica che può cambiare da giorno in giorno”. Se nei seggi elettorali andrà rispettata la distanza interpersonale, disinfettate le postazioni e cosi via sarà tassativo assicurare la partecipazione a tutti e anche perciò si stanno studiano i protocolli per far votare le persone positive a Coronavirus e a quelle in isolamento o quarantena. Fondamentale inoltre garantire le stesse opportunità di promozione a tutti i partiti, liste e singoli candidati; un impegno arduo se si tiene conto della mutabilità delle circostanze. In pratica la campagna elettorale sarà molto breve e durerà due settimane soltanto ovvero dal 19 giugno al 3 luglio ma nessuno al momento può affermare con sicurezza che non sarà interrotta a causa di un nuovo focolaio di Covid 19 o dal riesplodere dell’epidemia. Lo stesso vale per il termine di candidatura che sarà aperto il 3 giugno e si concluderà alla mezzanotte del 18. Partono in vantaggio i partiti politici poiché non hanno bisogno delle firme di sostegno, obbligatorie invece alle liste indipendenti che devono raccogliere l’appoggio di almeno 500 elettori, rispettando la pariteticità tra uomini e donne. Sarà una consultazione sicuramente particolare e difficile quella del 5 luglio prossimo per l’elezione dei 151 deputati che andranno a costituire la decima legislatura croata. Ricordiamo che 140 saranno scelti nelle 10 circoscrizioni del paese, 3 dal mondo della diaspora e 8 dalle minoranze nazionali, uno di questi sarà espressione della Comunità italiana.
Lionella Pausin Acquavita