"Più che dell'introduzione del green pass bisogna parlare di obbligatorietà del test per i non vaccinati" ha ripetuto più volte il capo dell'Unita' anti Covid nazionale Božinović ricordando che il passaporto verde è stato introdotto già lo scorso giugno ed e' in mano a più di 2 milioni di cittadini mentre la novità è rappresentata dall'esame Covid per i non vaccinati. "Le certificazioni saranno necessarie per dipendenti ed utenti di tutte le istituzioni statali, regionali e municipali e negli enti pubblici in generale" ha ricordato ancora il vice-premier aggiungendo: "L'attuazione del provvedimento viene rinviata di un giorno e scatta martedì 16 novembre onde permettere ai non vaccinati di sottoporsi - lunedì - al tampone, tampone che dovrà venir fatto due volte a settimana negli all'incirca 6 mila e 500 punti organizzati in lungo e largo del paese". Per il momento le spese saranno a carico del datore di lavoro che potrà organizzare analisi sierologiche aziendali con certificazioni valide però solo all'interno dell'impresa. Per quanto riguarda gli utenti - quelli che si recheranno a ritirare una carta d'identità, un documento catastale o ad un colloquio con il sindaco - tutti dovranno presentare il passaporto verde o il test negativo con esenzione per i ragazzi con meno di 16 anni. Green pass o test anche per il personale delle istituzioni scolastiche non invece per i genitori che accompagnano i figli a scuola o per chi accompagna persone diversamente abili. Il provvedimento - è stato fatto capire a Zagabria - potrebbe essere esteso ad altri settori qualora dovesse sussistere l'attuale difficile situazione epidemiologica.
Lionella Pausin Acquavita