Sconto di pena all'ex direttore dell'azienda giornalistico editoriale EDIT di Fiume, da parte della Corte suprema della Repubblica di Croazia ritenuto colpevole nella nota vicenda delle malversazioni finanziare per 50.000 euro ai danni delle casse aziendali. In primo grado il tribunale regionale di Fiume lo aveva condannato nel giugno del 2015 a 3 anni di detenzione, al risarcimento dei danni all'EDIT e al divieto di ricoprire mansioni dirigenziali nel settore giornalistico editoriale per 10 anni. La pena detentiva viene ridotta a 2 anni di cui uno con la condizionale, rimane il risarcimento danni mentre viene dimezzato il periodo di divieto di svolgere incarichi dirigenziali. A determinare la riduzione della pena, come precisato nel ricorso della difesa, un errore del tribunale fiumano che avrebbe dovuto applicare nei suoi confronti le norme del Codice penale che erano in vigore nella parte finale del periodo incriminato compreso tra il 2011 e il 2014. Pertanto la Corte suprema, con sentenza esecutiva, lo ha riconosciuto colpevole di abuso della fiducia nella gestione economica e non di abuso di potere e di autorità, come invece sentenziato in primo grado. Ricordiamo che Silvio Forza aveva usato in continuazione le carte di credito dell'azienda per pagare conti privati prelevando a tale scopo anche denaro dal bancomat. Inoltre, ritirava soldi quale anticipo per viaggi di servizio mai giustificati o coperti dalla necessaria documentazione. Non siamo riusciti a metterci in contatto con Silvio Forza per una sua dichiarazione, comunque non ha mai cercato scuse ammettendo di avere sbagliato. E ha espresso la convinzione di essere diventato il capro espiatorio per tutti i mali dell'Edit e dei problemi della Comunità nazionale italiana.
Valmer Cusma