La Croazia soddisfa "tutti i criteri per l'adozione dell'euro" a partire dal prossimo anno. Anche il Parlamento di Strasburgo ha dato via libera all’ingresso di Zagabria nella zona euro a partire dal primo gennaio 2023.
Con 539 voti favorevoli, 45 contrari e 48 astenuti, l’Assemblea ha approvato la relazione del relatore Siegfried Mureșan, che esprime parere favorevole all’allargamento dell’area euro, con qualche raccomandazione.
Nel rapporto si rileva che, nonostante l'inflazione elevata e l’impatto della guerra della Russia contro l'Ucraina, la Croazia continua ad essere pronta ad adottare l'euro, ma il Parlamento Europeo si attende comunque sforzi costanti da parte del governo croato per garantire un'ulteriore convergenza dei prezzi con l’eurozona e per evitare che l'introduzione dell'euro generi speculazioni.
“Le riforme intraprese dal governo croato negli ultimi anni – ha detto Mureșan - hanno rafforzato l'economia e aperto la strada all'adesione della Croazia alla moneta unica: è chiaro che entrare a far parte dell'euro è la decisione giusta per il Paese, le sue imprese e i suoi cittadini, così come per vari settori della sua economia, come il turismo”. “Che la Croazia diventi il ventesimo membro dell'area euro - ha concluso - è un fatto positivo anche per l'Unione Europea, che dimostra la vitalità e fiducia nella nostra moneta comune”.
Ora il parere del Parlamento sarà trasmesso agli Stati membri della zona euro, a cui spetta il via libera finale sull'autorizzazione all'adozione dell'euro da parte della Croazia.
Il Consiglio Affari economici e finanziari è fissato il 12 luglio.
Adottando l'euro, la Croazia entrerà a far parte dell'Eurosistema, che comprende la Banca centrale europea e le banche centrali degli Stati membri dell'area dell'euro e il governatore della Banca nazionale croata siederà nel Consiglio direttivo della Banca centrale europea. I rappresentanti di Zagabria parteciperanno anche alle riunioni dell'Eurogruppo e ai vertici della zona euro, e la Croazia diventerà anche automaticamente membro dell'unione bancaria.
Zagabria fra l’altro aveva salutato con favore nelle scorse settimane anche la decisione del Consiglio dell’Unione europea di avviare l’iter formale per l’adesione all’area Schengen a partire dal primo gennaio, anche se in questo caso il via libera ufficiale potrebbe slittare di qualche mese. Rimane il fatto che questi saranno mesi fondamentali e decisivi per il futuro del paese, e per l’allargamento dell’Eurozona e di Schengen nell’area dei Balcani.
Alessandro Martegani