Azione verde e Istria verde hanno denunciato il Ministero in parola per aver rilasciato il permesso ambientale in relazione all'intenzione di prolungare l’attività di altri 15- 20 anni della vecchia centrale a carbone costruita nel 1969. Secondo Dušica Radojčić di Istria verde, l'intera procedura sarebbe illegale in quanto non è stato elaborato lo studio sull'impatto ambientale per cui non appare chiaro se esso sia accettabile o meno.

La motivazione per il prolungamento della vita della centrale, che si doveva smantellare entro il 31 dicembre 2017, va ricercata nella crescente domanda di energia elettrica sul mercato tenuto conto anche dell'accantonamento pressoché definitiva del contestatissimo progetto della centrale a carbone Fianona 3. Quindi così il ragionamento di Zagabria, è necessario sfruttare al massimo gli impianti disponibili onde non incrementare l'importazione di energia elettrica che già ora è pari a 400-500 milioni di euro all'anno. Ecco dunque l'idea di mantenere in vita per altri due decenni la Fianona 1 della potenza di 120 MW, entrata in funzione nel 1969, da anni considerata una caffettiera fumante, estremamente inquinante.

Per continuare a funzionare dovrà adeguarsi alle norme comunitarie contro l'inquinamento, cosi come di recente fatto per la Fianona 2 costruita nell' anno 2000.

Valmer Cusma

Foto: BoBo
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