La Via della Seta fa gola anche a Fiume. Il Memorandum d'intesa firmato fra Italia e Cina che spiana la strada a intese che possono coinvolgere pure il Porto di Trieste, ha suscitato grande attenzione in Croazia. Non per niente il ministro della Marineria, dei Trasporti e delle Infrastrutture, Oleg Butković, ha ricordato che nell'ambito della sua recente missione a Pechino si è parlato anche dell'interesse marcato degli investitori cinesi per lo scalo quarnerino. Certo, c'è ancora molto da fare per renderlo competitivo al massimo: c'è da completare il futuro terminal container di Riva Zagabria e soprattutto va realizzata la ferrovia direttissima verso la capitale croata e più in là verso l'Ungheria. Il capitale cinese sembra però pronto a fare la sua parte in entrambi i casi. Se non dovessero esserci intralci di carattere magari politico la convinzione è che già nel 2030 lo scalo quarnerino potrebbe competere ad armi pari con Trieste e Capodistria. E forse addirittura ritrovarsi in vantaggio rispetto alla concorrenza.
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