In Croazia il tifo per la nazionale di calcio è ai massimi livelli e in tanti ricorderanno le 500 mila persone che 3 anni fa avevano atteso la squadra al rientro dalla Russia con il titolo di vicecampioni del mondo. Questa volta il coinvolgente e appassionato attaccamento si è manifestato con l'assalto dei sostenitori di Modrić e compagni alle terrazze dei bar in tutto il paese, da Umago a Ragusa - Dubrovnik, da Varaždin a Vukovar. Mai si era vista tanta gente all'aperto dopo lo scoppio della pandemia. La Protezione civile nazionale accogliendo la richiesta dei ristoratori, ha allungato di un'ora l'apertura dei locali, cioè fino alle 24 con la raccomandazione però di rispettare le misure epidemiologiche. Innanzitutto gli spazi interni dei bar chiusi e assembramenti di al massimo 100 persone. Pertanto niente maxi schermi nelle piazze, come disposto dalla Protezione civile che insiste sugli appelli al comportamento responsabile dei cittadini. E di vigilare sul rispetto delle misure sono stati incaricate le task force locali.
Non mancano di certo le critiche di chi teme che l'allentamento delle restrizioni possa far risalire la curva epidemiologica e mettere in pericolo la stagione del turismo, uno dei pilastri dell'economia croata. Per la cronaca allo stadio di Wembley a Londra, la Croazia è stata battuta dall'nghilterra per 1-0, quindi tifosi mogi mogi. Probabilmente in caso di vittoria l'eruzione di entusiasmo e i festeggiamenti avrebbero assunto, in termini di sicurezza sanitaria, proporzioni preoccupanti.
Valmer Cusma
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