Gli aeroporti della Croazia stanno dando i primi segnali di vita dopo la lunga chiusura dovuta all’emergenza coronavirus. In seguito alla riapertura dei confini con determinati paesi, il movimento turistico si sta ravvivando però i voli sono limitati all’Europa. Per quelli intercontinentali con gli Stati Uniti, Canada e Asia, si dovrà attendere ancora qualche tempo.
Rimane un bel ricordo l’immagine di Zagabria di un anno fa, invasa da vacanzieri americani, coreani e cinesi.
E sono 86.000 i turisti stranieri che hanno annunciato il loro arrivo in Croazia per il fine settimana. Lo ha comunicato il ministro dell’Interno, Davor Božinović, attingendo i dati dall’apposita applicazione visitata dai vacanzieri che in vista delle vacanze sull’Adriatico hanno lasciato online i loro dati, rendendo più rapide e veloci le pratiche ai confini. La maggior parte dei turisti provengono dalla Slovenia, Germania e Austria.
Intanto la pandemia ha fatto emergere un dato curioso e sorprendente in riferimento ai cittadini sloveni che possono entrare in Croazia se proprietari di beni mobili ed immobili. Ebbene dai dati del Ministero degli Interni risulta che essi sono proprietari in Croazia di 110.000 case vacanza. Se ognuna dispone di 5 posti letto, il che viene dato per scontato, si arriva alla conclusione che gli Sloveni hanno in Croazia ben 550.000 posti letto, sicuramente un dato ragguardevole, inimmaginabile.
E infine una notizia dalla politica. Per le elezioni parlamentari del 5 luglio, la Dieta democratica istriana aderisce alla coalizione Restart capeggiata dal Partito socialdemocratico.
Valmer Cusma