In Croazia stando ai sondaggi alla vigilia della campagna vaccinale, oltre la meta' della popolazione aveva espresso un atteggiamento contrario, dopo l'arrivo del siero invece la situazione si è capovolta tanto che persone altolocate in tutti i settori sfruttano la loro posizione per farsi somministrare il vaccino saltando la fila e collocando anche i propri congiunti sul percorso preferenziale. Il caso che ha scatenato la bufera è quello della dottoressa Alemka Markotić, direttrice della Clinica di malattie infettive di Zagabria e membro dell’Unità di crisi nazionale per aver privilegiato la madre 84.enne. con la quale vive. » L’ho fatta vaccinare " ha ammesso " perché è anziana, ha diverse malattie pregresse e volevo tutelarla". Un'ammissione di colpa che ha fatto infuriare l'opposizione politica tanto da chiedere la rimozione dall'incarico non solo della dottoressa Markotić ma di tutta l’unità di crisi accusata di aver permesso all'elite politica di vaccinarsi violando le liste di priorità. Al momento il premier Plenković non si è ancora espresso in maniera categorica sulla vicenda. La vaccinazione su corsie preferenziali è stata condannata anche dall'Albo dei medici della Croazia, definendola eticamente inaccettabile. Secondo alcuni legali, ci sarebbero elementi per avviare azioni giudiziarie. Tra gli altri personaggi vaccinati saltando la fila, la stampa croata indica il Rettore dell’Università di Zagabria Damir Boras peraltro guarito dal Covid 19, e sua moglie. L’ateneo è assurto agli onori della cronaca pure per una vicenda di molestie sessuali a danno di numerose studentesse della Facoltà di filosofia da parte di alcuni docenti.
Valmer Cusma