Se paragonati al 10 dicembre scorso quando il numero dei nuovi contagi superava le 4 mila e 600 unità o a quelli del 16 quando si contavano 96 morti per Covid-19, i dati odierni sono oltremodo positivi, ma nel paese - come del resto in tutto il mondo - si teme una nuova ondata che in molti prevedono a febbraio o marzo. Anche perciò si sta correndo ai ripari con una serie di misure - e sulle quali abbiamo già riferito - riguardanti il regime ai confini per chi proviene dalla Gran Bretagna o da paesi terzi, ma riguardanti pure le scuole. Torniamo a ricordare che lunedì 18 gennaio si ritorna sui banchi ma lo faranno solamente gli scolaretti dalla prima alla quarta e quelli dell'ultimo anno delle Medie superiori, per tutti gli altri lezioni on line. Intanto nel paese prosegue la campagna vaccinale che in questi ultimi giorni si concentra soprattutto nell'area colpita dal terremoto dove fino a ieri il farmaco è stato somministrato a circa 3 mila e 400 persone su un numero complessivo di oltre 35 mila e 500 vaccinazioni compiute nel paese. In questa prima fase come noto l'attenzione era rivolta agli operatori sanitari e agli utenti delle case di riposo per anziani mentre la seconda comprenderà invece gli over 65 e liste per l' individuazione di questa categoria vengono compilate dai medici di famiglia. L'ultima fase includerà ovviamente il resto della popolazione e potrebbe concludersi - si tratta comunque di previsioni ottimistiche - dopo l'estate. Zagabria ha ordinato finora 4 farmaci diversi da altrettanti produttori, con dosi che per il momento dovrebbero coprire le necessita per 2 milioni e 800 mila abitanti.
Lionella Pausin Acquavita
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