I vertici politici della Croazia, tra cui il premier Plenković e diversi Ministri, hanno reso omaggio alle vittime del campo di concentramento ustascia di Jasenovac. Il presidente del Parlamento Gordan Jandroković non ha usato mezzi termini nel suo discorso: "Quello compiuto dal regime ustascia a Jasenovac è un crimine e come tale va condannato". A Jasenovac, località al confine con la Bosnia, il regime filofascista di Ante Pavelić sterminò durante la seconda guerra mondiale più di 83 mila civili: oltre la metà delle vittime erano serbi, 16 mila i rom e 13 mila gli ebrei. Le associazioni che in Croazia rappresentano queste etnie non hanno partecipato alla commemorazione odierna, preferendo organizzare due giorni prima una manifestazione separata da quella statale. "Mi auguro - ha detto il primo ministro Plenković - che in futuro si arrivi a una cerimonia unitaria". (Red)
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