Primo scossone alla maggioranza parlamentare in Croazia. L'idea di nominare l'esponente della minoranza serba Milorad Pupovac a capo del Comitato per i Diritti Umani e delle minoranze nazionali del Sabor rischia di mettere a prova la nuova coalizione di Governo.
Per Furio Radin che ha ricoperto l'incarico per diversi mandati la nomina di Pupovac è quella giusta. Milorad Pupovac, esponente di spicco della comunità serba in Croazia e leader del SDSS, la formazione politica che raggruppa questa minoranza a capo del Comitato parlamentare per i Diritti Umani e etnici del Parlamento croato. Questa l'informazione che ha messo in subbuglio il Movimento Patriottico, la formazione di estrema destra che è partner dell'HDZ nel governo di Andrej Plenković. "Inammissibile che l'esponente di un partito che abbiamo voluto estromettere dalla maggioranza occupi ora una funzione di questo tipo", ha tuonato il "patriottico" Ivan Peternel che presiede il club parlamentare della formazione conservatrice e piccato - soprattutto - perché la guida dell'organismo in questione rientra nella quota della maggioranza. Per il momento il HDZ non si scompone, tanto che il loro rappresentante al Sabor, Ivan Malenica, Ministro dell'Amministrazione Pubblica nel precedente mandato, dice: "La presidenza di quel Comitato è sempre stata stabilita e decisa dai deputati delle minoranze, e lo sarà anche in futuro". Sembra esserci però pure qualche attrito tra gli 8 rappresentanti etnici che non hanno ancora confermato ufficialmente il nome, anche se il deputato della CNI e vice Presidente del Sabor Furio Radin è sicuro e dice: "Il nostro comune e unico candidato sarà Milorad Pupovac, perché non c'è in Parlamento persona più capace ed esperta del settore relativo ai diritti umani, civili ed etnici".
Lionella Pausin Acquavita