Nel settembre scorso l'inflazione su base annua in Croazia era del 3,3 percento, a ottobre era salita a quota 3,8 mentre a fine novembre a ben 4,8 percento. Lo ha reso noto l'Istituto nazionale di statistica precisando che sulla crescita ha influito in primo luogo il rincaro dei carburanti, dei trasporti, del tabacco, dei generi alimentari, dell'abbigliamento e delle calzature. Sicuramente al momento l'inflazione è a livelli preoccupanti, però rimane al di sotto della media della Zona euro e dell'Unione europea. „Molti altri paesi „ ha affermato alla Televisione pubblica Zvonimir Savić, consulente speciale del premier croato, sono messi peggio di noi. Ad ogni modo „aggiunge „ l'anno prossimo la crescita dell'inflazione dovrebbe rallentare e attestarsi sul 2,6 %. Secondo Iva Tomić, capo economista presso l’Associazione nazionale dei datori di lavoro, nel 2022 l'inflazione sarà del 2,5%. Stando agli esperti della Banca nazionale, il maggiore rischio sarà rappresentato dal possibile rincaro della corrente elettrica e del gas nell'aprile prossimo. In base a varie valutazioni la Croazia si starebbe avvicinando al gruppo di paesi per i quali l'inflazione rischia di diventare un grosso problema.

Valmer Cusma

. Foto: Pixabay
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