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Fino a ieri mattina sono state un milione 420 mila le persone che hanno aderito all'auto censimento compilando autonomamente il questionario on line. L'impennata di richieste di accesso alla piattaforma E- građani, che fornisce il servizio, registrata in serata ha però messo in tilt il sistema, tanto da indurre l'Ufficio centrale di statistica a prolungare di un giorno l'auto-rilevamento on line. Nel contempo è iniziata però pure la seconda fase con le interviste tradizionali ovvero quelle casa per casa che interesseranno coloro che non hanno aderito alla prima fase e che saranno chiamati quindi a rispondere alla sessantina di domande. Va ricordato che i dati raccolti sono anonimi e vengono usati a scopi statistici. Permetteranno di conoscere le principali caratteristiche strutturali e socioeconomiche della popolazione che risiede nel paese. Tra le varie domande ci sono pure quelle sull' appartenenza nazionale, culturale e linguistica. Quesiti importanti sia per la Croazia in quanto un ulteriore calo dei censiti - dopo il dimezzamento avvenuto nell' ultimo ventennio- danneggerebbe ulteriormente l’immagine del paese e sia per i gruppi nazionali che traggono i propri diritti dal numero di appartenenti alle singole etnie. In questi giorni gli esponenti di tutti i gruppi etnici stanno sollecitando i rispettivi connazionali a dichiarare la propria nazionalità e così pure gli esponenti della minoranza italiana. Da ribadire infine che l'adesione al censimento è obbligatoria, chi non sarà trovato in casa a più riprese o non vorrà accogliere in casa il rilevatore, dovrà presentarsi negli uffici indicati mentre gli auto censiti dovranno consegnare all'intervistatore il codice ottenuto al momento dell’invio del questionario on line. La seconda fase, che impegna più di 9 mila persona tra rilevatori e controllori, si concluderà il 17 ottobre prossimo.

Lionella Pausin Acquavita