Inaugurata dal Presidente della regione Istriana Fabrizio Radin, la mostra, ha spiegato è all’insegna della fratellanza tra i popoli latini, slavi e germanici i e ci fa capire chi siamo e da dove veniamo. Come ricordiamo il Battaglione Pino Budicin venne costituito nei pressi di Valle e venne formato da partigiani italiani dell'Istria meridionale. A combattere nelle file del "Budicin" sono stati circa 1200 giovani, di cui un centinaio hanno perso la vita in Istria e nel Gorski Kotar. In occasione del 75. Esimo anniversario dalal sua costituzione dopo Rovigno è stata Pola a inaugurare presso il Museo storico navale dell'Istria la mostra dal titolo "O bella ciao!", che ripercorre le tappe salienti della storia del battaglione partigiano. Il rovignese Giuseppe Budicin definito anche come un comunista vittima del comunismo, per la sua visione internazionalsitica, nel 1934 fu arrestato e condannato dal Tribunale speciale a sette anni di reclusione per propaganda ed attività comunista. Amnistiato nel marzo 1937, incorse in una seconda condanna nel 1938, con la pena elevata a 12 anni. Liberato dopo il 25 luglio 1943, nelle settimane immediatamente successive il barbiere era già tra gli organizzatori della Resistenza in Istria noto come Pino. L'8 febbraio 1944, durante un'azione nella campagna rovignese fu catturato dai fascisti col partigiano Guerrino Grassi "Augusto Ferri". I due furono imprigionati, interrogati ed infine giustiziati perché presumibilmente non disposti a collaborare. Dopo la fine della guerra si sono però fatte insistenti le voci in ambito rovignese che sostengono che Pino e Guerrino fossero stati traditi dagli stessi partigiani croati con un inganno. La curatrice della mostra Tajana Ujčič ci ha spiegato che la mostra è stata precedentemente allestita a Rovigno in occasione del 75esimo anniversario dalla fondazione del Battaglione partigiano italiano» Pino Budicin, mentre ora è stata allestita a Pola su invito del Direttore del Museo storico e navale dell’Istria. E’ una mostra che rappresenta il patrimonio materiale e immateriale dei partigiani istriani, gli oggetti utilizzati durante il conflitto, ma anche diversi oggetti eprsonali delle famiglie dei vari combattenti del Battaglione.
Dionizij Botter