Il ministro degli interni Davor Božinović annuncia nuove restrizioni per chi arriva in Croazia da Gran Bretagna e Repubblica sudafricana: test negativo con 48 ore di validità ed isolamento di 14 giorni, con possibile riduzione a sette. “Il provvedimento non si riferisce alla cittadinanza bensì alla provenienze dalle aree colpite dal nuovo ceppo di coronavirus” ha specificato il capo dell’Unità di crisi nazionale aggiungendo che “viene limitata a 12 ore la permanenza in Croazia - per chi vi giunge per motivi urgenti quali cure mediche o funerali - da cosiddetti paesi terzi, quelli extra Unione europea”. Regolamentazione particolare per chi porta aiuto alle zone terremotate e che può entrare senza restrizioni, previo consenso della Protezione civile. “Gli ultimi dati sui contagi danno ragione al nostro impegno, ma dobbiamo continuare a esser prudenti” ha affermato il Ministro alla Salute Vili Beroš spiegando che per la prima volta dal 22 novembre in qua i numeri sono in calo: quello degli ospedalizzati è inferiore ai 2 mila e quello dei morti inferiore ai 30. “Se rapportato allo stesso periodo della scorsa settimana in questi primi tre giorni, registriamo un 30,6 per cento di contagi in meno” è stato detto a Zagabria rilevando che l’incidenza di contagi -negli ultimi 14 giorni- registra 334 infetti su 100 mila persone e pone il paese all’undicesimo posto della lista europea. Vaccinate finora 34 mila 553 persone per la metà operatori sanitari e per l’ altra persone anziane ospitate nelle Case di riposo mentre l’ attenzione e’ rivolta tutta- in questi ultimi giorni- alla vaccinazione nelle zone terremotate della Contea di Sisak –Moslavina.
(lpa)