Nel 2021 il 67 percento delle pensioni in Croazia era sotto la soglia di povertà di 390 euro mentre nell' anno in corso la situazione è destinata a peggiorare ulteriormente. Ossia per effetto dell'inflazione la soglia di povertà sale a 426 euro, sotto la quale verrà a trovarsi il 75% di tutti i pensionati. Un altro dato che testimonia l'erosione dello standard dei pensionati rispetto all'inflazione e alle paghe è che l'importo della pensione media scende al 35,5% rispetto alla paga media che nel febbraio scorso era pari a 993 euro. I dati sono contenuti nella lettera che il Sindacato dei pensionati della Croazia ha inviato al premier Andrej Plenković con la sollecitazione a intervenire quanto prima in quanto le condizioni esistenziali della categoria – si dice - stanno diventando insostenibili. Che cosa si chiede al governo? Innanzitutto, l'immediato aumento delle pensioni del 10%, poi una formula più favorevole di adeguamento delle pensioni all'aumento degli stipendi. Un adeguamento da effettuare due volte all' anno con una precisa formula che favorisca le quiescenze più basse. E infine si chiede l'assegnazione dell'aggiunta energetica di 53 euro per i pensionati sotto i 200 euro mensili. Di tale aggiunta ora beneficia un numero molto più ristretto di pensionati. Nel caso di risposta negativa del governo il sindacato non esclude manifestazioni di protesta in piazza.
Valmer Cusma