La polizia croata e l'Uskok, l'Ufficio per la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata hanno hanno sgominato una banda dedita alla raccolta e contrabbando di organismi marini sotto tutela lungo la costa spalatina. Per il momento sono state arrestate una decina di persone, cittadini croati e italiani ma gli agenti sono ancora in azione nelle Regioni di Spalato, Sebenico e Zara. Lo ha reso noto la polizia precisando che le indagini hanno portato alla scoperta di vari magazzini nelle zone dei Castelli Spalatini e Knin dove i datteri, oloturie e ricci di mare venivano impacchettati e preparati per il commercio illegale. Di questa operazione erano incaricati i cittadini italiani mentre i croati si occupavano della loro raccolta in mare. La destinazione finale erano i ristoranti italiani. Dunque era in attività una vera e propria organizzazione tanto che le persone arrestate sono state denunciate per associazione a delinquere contro il patrimonio marittimo. Stando alle indagini, finora avrebbero guadagnato almeno 130.000 euro ma il danno irreparabile all'ambiente è molto maggiore. Uno degli arrestati italiani è una vecchia conoscenza della polizia croata per reati dello stesso tipo.
Valmer Cusma
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