Le precipitazioni degli ultimi giorni non bastano a risolvere i problemi causati dal lungo periodo di siccità. Questa la constatazione emersa nel corso della riunione settimanale - ieri a Pola - tra il governatore Boris Miletić i direttori degli acquedotti istriani e i rappresentanti dell'ente idrico statale "Hrvatske vode" (Acque croate). Deciso perciò di prorogare il decreto antisiccità introdotto a metà luglio e che - ricordiamo-prevede il divieto d'irrigazione di aree verdi pubbliche e private, dell'uso delle docce sulle spiagge, del lavaggio di autovetture e altri mezzi di trasporto nonché quello di strade e piazze con escluse le aree di mercati e pescherie. "Gli effetti delle misure in vigore da un mese in qua sono soddisfacenti, ma la pioggia della scorsa e di questa settimana non è bastata a innalzare il livello delle acque nel bacino di accumulo di Bottonega e quelli delle sorgenti dell’area istriana per tanto rimane in vigore la riduzione di primo grado di acqua potabile" è stato deciso ieri a Pola dove lo zuppano Boris Miletić ha ricordato che pure altre aree europee stanno affrontando una siccità senza precedenti. "Stiamo vivendo condizioni meteorologi che sfavorevoli che ci costringono a limitare il consumo di acqua" ha detto non mancando di ringraziare per la responsabilità dimostrata tutti cittadini istriani e i numerosi ospiti che soggiornano in regione. "Solo con sforzi congiunti saremo in grado di superare questo periodo difficile e garantire una quantità sufficiente di acqua potabile fino alla fine di questa stagione turistica da record" ha concluso Boris Miletic.
Lionella Pausin Acquavita