Istria300 una corsa ricreativa per appassionati del pedale, ma però molto impegnativa. I circa 1.200 concorrenti di 25 paesi hanno potuto optare per tre percorsi: di 300, 235 e 155 chilometri che darebbero filo da torcere anche ai professionisti. Si tratta della prima edizione di un evento destinato a diventare tradizionale, organizzato dall'Ente di soggiorno e dalla municipalità di Parenzo per rafforzare ulteriormente l'immagine dell'Istria e di tutta la Croazia nel settore del cicloturismo a livello mondiale. Un fenomeno in costante crescita. Parenzo, dunque, oltre a essere già nota come città del vino, dell'olio d'oliva e dei mosaici si afferma sempre più anche nello sport. Tra l'altro dispone di infrastrutture sportive di tutto rispetto, in rapporto al numero di abitanti. E i partecipanti strada facendo possono ammirare le bellezze paesaggistiche dell'Istria centrale. Dunque, note tutte positive? Assolutamente no: il lato B di Istria300 ci riserva lamentele e aspre proteste da più parti per la chiusura delle strade al traffico veicolare, una chiusura - queste le critiche maggiori - con insufficiente preavviso. Tra l'altro l'unica strada di accesso a Montona è rimasta chiusa per 8 ore e il sindaco Tomislav Pahović ha inviato una lettera di aspra protesta all'indirizzo degli organizzatori. Protesta dello stesso tenore pure dal palazzo municipale di Pinguente nonché' dai ristoratori lungo il tracciato della corsa in quanto- come dicono - non hanno fatto in tempo a disdire le prenotazioni per l'odierna giornata. Sicuramente per la prossima edizione bisognerà fare delle correzioni.
Valmer Cusma