I contagi in Croazia sono tornati sotto quota 4.000 per la precisione 3363 come risulta dall’ultimo bollettino della protezione civile. Un calo rispetto a ieri, ma viene uguagliato il triste record di 78 persone decedute con o per Covid-19. Il numero totale dei decessi sale così a 2640. Allarmante la situazione nella Regione litoraneo – montana, ben 482 nuovi contagiati , il secondo numero più alto dall’inizio della pandemia e altri 2 decessi. I casi attivi salgono così a 3.697, i pazienti ricoverati sono 144 di cui 21 attaccati al respiratore artificiale. Gli epidemiologi hanno effettuato il numero record di tamponi in un solo giorno, per l’esattezza 1.508 e il tasso di positività è del 32%, in linea con i giorni scorsi. In Istria balza all’occhio il dato che per la prima volta dopo il primo dicembre, il numero dei nuovi contagi è sceso sotto quota 80. Per la precisione 79 nelle ultime 24 ore, su 347 tamponi. Sono 9 i casi importati, tra cui 4 dall’Italia. Allo stesso tempo i guariti sono 58. E all’ospedale di Pola è deceduta una persona di 88 anni positiva al test, aveva anche patologie pregresse. E dopo che nella primavera scorsa all’indirizzo della Croazia non si contavano gli apprezzamenti per gli ottimi risultati nel contenimento del contagio, ora si assiste a una situazione diametralmente opposta. Ossia il paese è ufficialmente il peggiore in Europa per l’incidenza di casi di Covid in 14 giorni, superando il Lussemburgo che deteneva il primato. La conferma è arrivata dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Intanto sono tornate le code dinanzi ai negozi, come la primavera scorsa, insomma, dopo che ieri sono entrate in vigore le restrizioni riguardanti i negozi e centri commerciali sul numero di clienti in rapporto alla loro superficie.
Valmer Cusma