Bruno Paladin, artista provetto fiumano, un occhio di riguardo alla grafica e tanti premi alle spalle nel corso della sua lunga carriera, tra cui l'ultimo alla recente 26esima ex tempore di Grisignana, ha voluto sbirciare nei meandri tecnici e tecnologici del siluro, ovvero torpedine, il temuto proiettile esplosivo dotato di propulsione autonoma che, come da definizione, dopo essere stato lanciato sopra o sotto la superficie dell'acqua, opera in immersione, ed è progettato per detonare a contatto o in prossimità di un obiettivo. Nel 1875 venne fondato a Fiume il Silurificio Whitehead, importante realtà industriale della città che ha operato per sette decenni a cavallo tra fine Ottocento e la prima metà del XX secolo. L'approccio di Paladin all'oggetto è naturalmente artistico e la complessa costruzione del siluro diventa un esperimento visivo per incroci grafici di grande fascino e suggestione. Il Museo Civico in collaborazione con la Comunità degli italiani propone pure una breve retrospettiva delle opere di Bruno Paladin realizzate nel corso di tre decenni. Una produzione imponente e variegata, esposizioni in Croazia e all'estero, che si esprime nei campi della pittura, scultura, ceramica, grafica e design. La mostra rimarrà aperta al Museo Civico di Fiume fino al 3 novembre.
Miro Dellore