La pandemia continua a colpire duro in Croazia. Non si fermano però la campagna elettorale per le amministrative del 16 maggio e la battaglia politica parlamentare. L'emergenza sanitaria non accenna a rientrare in Croazia. La situazione è particolarmente grave nella Regione litoraneo-montana dove è salito a 204 il numero dei pazienti Covid ricoverati all'ospedale di Fiume. Anche il nosocomio polese con 81 degenti resta sotto pressione. A Zagabria è risultato positivo il vicepremier Boris Milošević, nonostante sia già stato vaccinato con entrambe le dosi della Pfizer. Presenta qualche linea di febbre e altri sintomi, comunque non gravi. La pandemia però non ha fatto passare in secondo piano i confronti anche aspri sulla scena politica, con la campagna elettorale per le elezioni amministrative che si svolge soprattutto sulle reti social. Continua anche la raccolta di firme per la presentazione delle candidature che dovrà avvenire entro la mezzanotte del 29 aprile. In particolare a Fiume e Pola sono numerosi i candidati in lizza per la carica di sindaco, tra cui molti volti nuovi. A livello nazionale l'opposizione sia di sinistra che di destra insiste per le dimissioni del ministro della Sanità, Vili Beroš, e si prepara a presentare al Sabor una mozione di sfiducia nei suoi confronti. Ma la maggioranza appare decisa a fare quadrato attorno al ministro, al quale spetta ora l'onere di portare avanti con rapidità le vaccinazioni di massa e di preparare la riforma della sanità invocata da tutte le forze politiche.
Dario Saftich