Nonostante le restrizioni Covid, un programma di tutto rispetto quello proposto dagli organizzatori della manifestazione che dal 1998 si propone di promuovere uno strumento importante, una ricchezza culturale istriana ancora troppo poco valorizzata. "Molto è stato fatto in questi due decenni, ma rimane ancora molto da fare" ha detto nel corso della conferenza stampa di presentazione Vedrana Koceić, ideatrice del progetto che anticipa un ritorno all'internazionalità con incluse - dal prossimo anno - le parti slovena e italiana della penisola istriana. L'auspicio per il futuro rimane quello di arrivare quanto prima a un progetto organico che richiede un maggiore impegno sinergico tra mondo ecclesiastico, il settore del turismo culturale e quello delle scuole. "L'impegno di tutti c'e', ma noi continueremo a operare per riunire tutte le forze, e valorizzare nella contemporaneità un bene, un patrimonio storico che è a portata di mano" ha detto la direttrice di Lifestyle.
Finalità riconosciute dalla Regione istriana che sin dagli esordi sostiene finanziariamente la manifestazione tanto da pensare già alla fase successiva che, come dichiarato dall'Assessore alla cultura e territorialità Vladimir Torbica, potrebbe essere quella di avviare una cosiddetta strada degli organi per arrivare - cosi come fatto per gli affreschi e i castelli - a una casa, un centro culturale dedicato proprio a questo strumento musicale.
A presentare il programma 2021, Elena Roce dell'Associazione per la promozione e la tutela del patrimonio organistico istriano che si e' soffermata sulla scelta degli esecutori ma ha anche spiegato la scelta dei luoghi concertistici che dopo Buie prevedono tappe il primo settembre alla Cattedrale di Pola con l'Orchestra dei musicisti istriani, il 3 settembre nella Chiesa della Madonna dei Serviti a Montona, dove e' stato collocato il Callido restaurato nel 2006 e che attende ancora la sua sistemazione originaria nella Chiesa di Santo Stefano. L'appuntamento del 4 settembre è nel Duomo di San Nicola a Pisino e in conclusione il 5 settembre a San Lorenzo del Pasenatico dove ad esibirsi sull'organo Nacchini del 1735 ci sarà l'italiano Francesco Di Lernia.
Domani sera invece come detto a Buie concerto promozionale con il giovane e pluripremiato organista spagnolo Victor Manuel Baena de la Torre che nel suo intervento si e' dichiarato onorato di esibirsi su un Callido del 1791 e ha confessato che per lui si tratta pure di una sfida viste le sostanziali differenze tra gli organi italiani e spagnoli di quel periodo. "Ho scelto un programma che accavalla il ritmo e il temperamento della mia terra ad altre melodie rinascimentali e barocche europee e soprattutto italiane" ci ha anticipato il musicista.
Da rilevare infine che anche quest'anno ci saranno diversi appuntamenti collaterali con laboratori, mostre e visite guidate in alcune chiese che custodiscono organi storici importanti.
Lionella Pausin Acquavita