"Se non saremo responsabili nei confronti delle persone che ci stanno vicine, i numeri non potranno che aumentare" questo il laconico commento del premier Plenković in apertura della seduta di governo sulla nuova e preoccupante situazione epidemiologica nel paese. Il presidente dell'esecutivo si è concentrato quindi sul quadro economico annunciando a novembre, il dibattito parlamentare sulla finanziaria 2021, ma soffermandosi in primo luogo sui risultati delle misure finora adottate per far fronte alla crisi dovuta alla pandemia. Misure che come il miliardo di euro per gli stipendi nel settore privato hanno frenato - sempre secondo Plenković - una catastrofe del sistema economico.
Una catastrofe sembra invece investire il sistema della sanità con gli ospedali che si vedono bloccati gli approvvigionamenti dei medicinali a causa dei 5 miliardi di kune di debito nei confronti dei fornitori, ma anche a causa del sempre maggior numero di persone positive a Covid 19 che hanno bisogno di ricovero.
Uno dei maggiori centri clinici del paese quello di Dubrava a Zagabria ha ormai estinto le proprie capacità ricettive con in terapia d'isolamento oltre 160 persone ed ora si sta lavorando per portare il numero di posti letto ad almeno 270 "che potrebbero venir occupati in tempi brevi se la cittadinanza non si atterrà alle regole igieniche e sanitarie per bloccare l' espandersi dell'epidemia" ha detto il responsabile della struttura, Ivica Lukšić auspicando che non si debba ricorrere all'ospedale da campo che l'esercito ha installato dinanzi al Dubrava la scorsa primavera.
(lpa)