“Le nostre valutazioni - come nel resto d’Europa - sono basate sul giudizio degli esperti e insistiamo su un approccio coordinato che ci permetterà di tornare ad essere quello che eravamo prima della crisi: un’ area di libera circolazione delle persone, delle merci e del capitale” la dichiarazione del premier – ieri - al termine della riunione di gabinetto.
Un incontro incentrato sullo stato della salute e sicurezza e sugli aspetti economico-sociali nel paese e nel corso del quale è stato dato compito ai preposti dicasteri di elaborare - tenendo conto sempre della situazione epidemiologica- un piano per la riattivazione delle attività urgenti ,utili e necessarie.
“Quando i ministri definiranno le attività prioritarie che potrebbero contribuire a una graduale normalizzazione, saranno gli esperti ad inquadrarli nella cornice che più si adatta a questa fase della lotta all’ epidemia” ha affermato il capo del governo. “Quindi, “sicurezza” è la parola d’ordine nell’elaborazione di un piano di rimessa in moto di alcuni settori che non saranno riattivati da domani ma solo quando saranno maturale le condizioni” ha specificato Plenković, che chiamato a commentare la dichiarazione della presidente della commissione europea Ursula Von der Leyen sulla necessità di un nuovo piano Marshall per l’UE ha detto “questa crisi ha colpito tutti gli stati membri e l’allusione era riferita alla possibilità di adattare alle nuove circostanze il non ancora definito settennale bilancio UE e fare in modo che – placata l’ epidemia- tutti gli stati membri ne traggano vantaggio per uscire dalla crisi, con nuovo vigore e slancio, con nuove attività economiche ed investimenti”.
Lionella Pausin Acquavita