Foto: Reuters
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L'intesa sulla maggioranza parlamentare arriva esattamente a tre settimane dal voto del 17 aprile scorso ed è stata finalizzata tra ieri ed oggi. E a qualche ora dall’annuncio giunto nel primo pomeriggio arrivano pure le precisazioni del futuro mandatario e presidente del HDZ. “Al Movimento patriottico andranno tre ministeri: agricoltura, economia che sarà divisa da imprenditoria e artigianato e il nuovo dicastero per la demografia”, ha spiegato Andrej Plenković aggiungendo che non si è ancora parlato di nomi ma è stato concordato che il responsabile di quest’ultimo ministero sarà pure vicepresidente del governo. Egli non ha precisato se ci sarà un secondo vice espressione delle minoranze. Ricordiamo che su richiesta del Movimento patriottico che rifiuta ogni collaborazione con il Partito democratico indipendente serbo, sono esclusi dalla maggioranza i tre deputati serbi mentre Plenković non ha specificato quanti tra gli altri cinque rappresentanti etnici firmeranno per lui. “Come necessario, forse avremo bisogno di due, tre o quattro firme”, ha detto riferendosi ai numeri necessari ad arrivare alle 76 mani poiché l’HDZ ne dispone di 61 e i “patriottici” di 13. Da dire che nonostante l’esclusione del SDSS, gli esponenti minoritari hanno deciso, per quanto possibile, di rimanere uniti e di appoggiare il nuovo-vecchio mandatario con il quale, così affermano, hanno collaborato bene. Stona un po’ la volontà di sostenere un esecutivo che con l’entrata dei conservatori e nazionalisti, sicuramente porterà ad una svolta a destra. “Continueremo la politica che abbiamo condotto negli ultimi otto anni”, ha detto Plenković ed ha concluso: “I successi ottenuti nel settore dei diritti delle minoranze sono più che visibili, forse se ne parla poco”.