1.343 le persone positive tra le quali – dopo il neonato di qualche giorno fa- c’è pure un bambino di un anno e mezzo. Continua a destare timore il nuovo focalaio scoppiato nella Casa di riposo per anziani di Spalato, dove ieri sono state evacuate una cinquantina di persone, di cui dieci sono risultate positive al virus. Gli anziani sono stati ricoverati al centro clinico spalatino e sarebbero in buone condizioni. Sotto osservazione gli altri 260 utenti e il personale medico-sanitario. Intanto riunito ieri a Zagabria il Consiglio per la sicurezza nazionale.

Il sistema della sicurezza nazionale funziona bene” l’affermazione del premier Plenković dopo la seduta di coordinamento con le istituzioni e le unità delle amministrazioni locali alle quali sono state date le nuove direttrici anti- coronavirus. “Stiamo dimostrando grande capacità nell’affrontare una crisi mai vista prima” ha aggiunto il capo del governo ricordando pure l’emergenza terremoto che ha colpito Zagabria il 22 marzo scorso. L’attenzione è rivolta ora al rifornimento di mascherine e di altro materiale di protezione mentre il compito dei ministeri competenti è stimolare la produzione nazionale di questi dispositivi. Anche il ministro della difesa, Krstičević ha ringraziato le istituzioni impegnate nella tutela della sicurezza e della salute dei cittadini e ha ricordato quello dell’esercito che in questi giorni si trova a contrastare pure il pericolo degli incendi. Respingendo i tentativi di politicizzazione della vicenda legata alla Casa degli anziani di Spalato, nuovo focolaio del virus Plenković ha affermato che “questi non sono momenti per parlare dell’appartenenza partitica del direttore e colpevolizzare l’ accadizeta. Le indagini hanno dimostrato che la struttura ha rispettato le indicazioni degli epidemiologi e adottato tutte le misure necessarie”. Misure che intanto potrebbero allentarsi nella Regione istriana. “Il test sarà questa fine settimana pasquale, se la popolazione sarà disciplinata e si attera’ alle regole e alle disposizioni allora si potrebbe iniziare a pensare a una graduale attenuazione della stretta che potrebbe partire tra una decina di giorni“ ha dichiarato il capo dell’ Unità di crisi regionale, Dino Kozlevac che ha inviato tutti ad avere pazienza e continuare l’ ottima collaborazione con le istituzioni del territorio.

Lionella Pausin Acquavita

Foto: Reuters
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