Ci dovrebbe essere pure il Presidente ucraino Volodimir Zelenski al summit dalmata, presenza concordata nel corso della recente visita a Kiev del Capo del Governo croato, la terza per Plenković dall'inizio della guerra nel febbraio 2022. "Obiettivo dell'incontro è dimostrare solidarietà e sostegno al martoriato paese", ha spiegato Plenković aggiungendo: "Vantiamo una storica collaborazione con l'Ucraina ed il suo popolo che vogliamo sostenere negli sforzi verso la libertà e l'integrità territoriale, ma è urgente capire pure le altre necessità e bisogni per garantire il mantenimento delle attività economiche in queste circostanze difficili". Sarà questo il terzo summit sull'Ucraina che la Croazia organizza e anche in questa circostanza Plenković ha ripetuto che Zagabria proseguirà con la politica di appoggio economico, umanitario e militare ed ha ricordato di esser stato tra i più fermi sostenitori dell'aiuto europeo che prevede lo stanziamento di 50 miliardi di euro nei prossimi 4 anni. "Si tratta di mezzi che le permettono di funzionare quando tutte le risorse sono indirizzate alla difesa e all' esercito", ha spiegato il Premier croato. Soffermandosi sul percorso di adesione dei Paesi sud-orientali all'Unione Europea egli ha detto che, paradossalmente, è stato proprio Putin - con l'aggressione - a promuovere l'ampliamento. Egli ha spiegato che negli ultimi anni si è testimoni di una maggiore apertura delle capitali UE nei confronti degli Stati dell'ex Jugoslavia, ma anche verso Ucraina, Moldavia e Georgia. "Noi siamo sempre pronti a favorire i progressi ed appoggiare l'avvicinamento europeo di tutti ed in primo luogo degli Stati vicini", ha concluso Plenković.
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