Ancora una volta l'Istria in controtendenza con il resto della Croazia. Per il 18.esimo giorno di fila nessun nuovo contagio nella penisola, però a livello nazionale il numero torna a salire. L'ultimo aggiornamento parla di 11 contagi, rispetto ai 5 del giorno precedente. Il maggior numero 5, si registra nella regione spalatino - dalmata dove il virus oltre a provocare 19 decessi nella casa di riposo in via Vukovar ora è penetrato nel reparto di chirurgia dell'ospedale di Spalato. Qui è risultato positivo al tampone un paziente ricoverato in terapia intensiva per il decorso post operatorio. E tutte le persone in contatto con lui sono state poste in isolamento. Intanto come previsto dalla seconda fase di allentamento delle misure, il sistema sanitario nazionale si è rimesso in moto, nel rispetto delle misure epidemiologiche. Tra l'altro è in corso l'aggiornamento delle liste d'attesa che in media subiscono il rinvio di 65 giorni. Riaperti i parchi giochi e impianti sportivi, ammorbidite le restrizioni per funerali e unioni matrimoniali. Le feste di nozze però sono ancora sospese. Nel paese sta destando non poche perplessità la decisione sulla riapertura delle chiese per la santa messa, mentre i luoghi di cultura, come musei e teatri rimangono chiusi. Secondo varie valutazioni si tratterebbe di una mossa elettorale del potere conservatore in vista del prossimo voto parlamentare, che potrebbe essere già in luglio. Dal canto loro gli operatori turistici sono pronti a riaprire gli impianti ricettivi nella speranza di salvare la stagione almeno in piccola parte. Tutto però dipende dall'apertura dei confini e sul tema il ministro Gari Cappelli è ogni in contatto con i colleghi degli altri paesi comunitari.
Valmer Cusma
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