"Proseguiremo la vaccinazione con il farmaco AstraZeneca poiché il lotto di cui si sta discutendo non è arrivato in Croazia" cosi Krunoslav Capak responsabile dell'Istituto per la salute pubblica che confermando la massima precauzione ha aggiunto: "Siamo in attesa dei risultati delle indagini da parte dei paesi interessati come pure di maggiori informazioni dalle sedi europee preposte, ma per il momento risulta infondata la correlazione tra il medicinale e gli eventi tromboembolici segnalati in Austria. In Croazia, questo tipo di malattia colpisce con una media annuale di 60 casi su 100 mila persone e causa più di un morto a settimana" ha detto ancora Capak rilevando con una certa preoccupazione la riduzione delle forniture annunciata da parte di AstraZeneca: "Saranno poco più di 7 mila quelle in consegna lunedì prossimo a fronte delle 19 mila promesse mentre nell'ultima settimana di marzo ne arriveranno soltanto altre 10 mila contro le 80 mila riservate". Capak ha smorzato l'iniziale ottimismo che si basava sulla dotazione del vaccino Johnson&Johnson e riportando le voci sull'accordo che vedrebbe la casa farmaceutica impegnata innanzitutto a garantire la copertura degli Stati Uniti ha dichiarato di non sapere quale sarà il numero di dosi garantito alla Croazia.
Sempre in Croazia intanto prorogate fino al 31 marzo prossimo le misure anti-covid in vigore ormai da mesi. Oltre che alle limitazioni per il passaggio dei confini - il Ministro degli Interni Božinović ha confermato che rimane in vigore il divieto di eventi e manifestazioni con più di 25 persone, tante ne sono permesse ai funerali; 10 le persone, di al massimo due nuclei famigliari, possono partecipare ad incontri privati, niente feste di matrimonio, mercati o fiere all'aperto con consumazione di bibite e pasti. Tutte le manifestazioni possono durare al massimo fino alle ore 22, quando devono chiudere panetterie e quei bar e ristoranti che servono in terrazze e spazi aperti. Palestre e centri fitness aperti ma con rigide precauzioni mentre rimangono vietate scuole di danza e tutte le attività dei gruppi artistici - culturali amatoriali: prove di coro, banda o altro. Tra le novità il consenso allo svolgimento di gare e campionati sportivi all'aperto per le categorie inferiori senza però presenza di pubblico.
Lionella Pausin Acquavita