Prorogate tutte quelle adottate in precedenza - entrano in vigore alla mezzanotte- pure le nuove restrizioni che prevedono tra l’altro il blocco degli spostamenti interregionali. Dal 23 dicembre all’8 gennaio prossimo divieto di superamento dei confini conteali, tranne che in caso di stretta e urgente necessità che sarà testimoniata da appositi lasciapassare che per tramite del sistema elettronico denominato “e-Propusnice” vengono rilasciati dalle Unità di crisi regionali. Sembra che fino a ieri siamo arrivate più di 35 mila richieste, il 60 per cento delle quali evase negativamente. Da ricordare che la circolazione sarà permessa per cure e visite mediche, per lavoro urgente in attività che non possono venir svolte in smart working, per l’appigionamento di viveri e per servizi legati al settore idrico, elettrico e del gas nonché al personale sanitario, giornalisti e diplomatici. Come annunciato dalle autorità -in questo contesto- saranno rafforzati i controlli con l’istituzione di 200 checkpoint e l’impiego di 800 poliziotti.
Prolungate fino al 10 gennaio pure tutte le misure introdotte qualche settimana fa: incontri privati limitati a 10 persone e con presenti al massimo due nuclei famigliari, frequentazioni di cinema, mostre e altri programmi artistico – culturali , ma anche riunioni e sedute di organismi rappresentativi di enti, istituzioni e associazioni definita in base alla quadratura che stabilisce al minimo 7 metri a persona. Qualche deroga è prevista per le messe della vigilia e per quelle di Natale, ma anche queste previo accordo e consenso della Protezione civile locale.
Stabilito inoltre il prolungamento delle vacanze di fine anno per le scuole di ogni ordine e grado: gli alunni e studenti rimarranno a casa fino al 18 gennaio in modo da alleggerire la pressione sui trasporti e prolungare quanto più il periodo di assenza dei contatti fisici. Con questa logica, il governo assieme alla Camera di commercio e alle associazioni delle altre categorie economiche, invita i datori di lavoro di concedere e stimolare l’utilizzo delle ferie proprio nel periodo che va dal 23 dicembre all’8 di gennaio.
“Sono tutte misure preventive” ha affermato il Capo dell’Unità di crisi Davor Božinović spiegando che “l’intento è quello di limitare in contatti in un periodo in cui questi sono all’ apice e evitare così una situazione epidemica catastrofale all’ inizio del 2021”. Il Ministro dell'Interno ha fatto capire che si tratta di provvedimenti equilibrati che mettono al primo posto la salute dei cittadini, ma allo stesso tempo danno una boccata d’ ossigeno all’ economia e lasciano un po’ di spazio alla celebrazione delle festività. “Abbiamo rispettato le promesse e non abbiamo introdotto né il coprifuoco né’ un totale lockdown” ha detto Božinović auspicando che la tendenza di questi giorni con un calo di contagi possa proseguire anche per evitare misure che potrebbero essere ancora più rigorose. Per la cronaca, in Croazia oggi 71 morti e 1595 nuovi contagi. A fronte di poco più di 9 mila test effettuati. Sono 294 i pazienti collegati al respiratore su all’incirca 2 mila e 900 ospedalizzati. Tendenza generale- dunque- fortunatamente in calo in questi ultimi giorni. Rispetto agli ultimi giorni invece è in aumento oggi il numero degli infetti nella Regione Istriana dove sono 63 i neo-positivi su 622 tamponi analizzati. La stragrande maggioranza deriva da persone in isolamento ma diversi sono pure i casi importati dalle altre aree della Croazia anche perciò in penisola salutano l’ introduzione delle nuove misure anti covid.

Lionella Pausin Acquavita

Foto: EPA
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