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"Chi alza le mani, magari anche solo simbolicamente, lanciando del cibo contro una persona e poi si dilegua tra la folla, è un vigliacco e mascalzone." Così Furio Radin dai banchi del Sabor punta il dito contro gli autori dell'ignobile gesto contro il suo collega serbo, Milorad Pupovac colpito venerdì scorso, - mentre attraversava la centralissima piazza Dolac a Zagabria -, da alcuni resti alimentari lanciati dai soliti ignoti. "Un gesto vergognoso e spregevole compiuto da persone vili e incivili" ha affermato il deputato della comunità nazionale italiana che non ha esitato a qualificare vile e incivile anche chi dalle pagine dei giornali o dalla televisione fomenta odio e violenza. Secondo Radin è necessario intervenire per fermare l'aggressione etnica, endemica per i Balcani che sembra aver raggiunto ormai anche il centro di Zagabria. Dello stesso tono pure l'intervento di Dragana Jeckov del Partito democratico serbo indipendente, formazione etnica presieduta dallo stesso Pupovac contro il quale è in corso da alcune settimane un'inaudita aggressione mediatica avviata dal sindaco di Vukovar, Ivan Penava e sostenuta da alcune associazioni dei veterani della guerra patriottica che assieme ad elementi radicali di estrema destra stanno, -dicono-, organizzando una marcia di protesta per accelerare i procedimenti contro i crimini di guerra.
(LPA)
La Croazia ha accompagnato la fine dell'anno con festeggiamenti nelle principali piazze di città e cittadine.
Come pronosticato dai sondaggi, si dovrà ricorrere al ballottaggio per l'elezione del Capo dello Stato, ma ieri il presidente uscente Zoran Milanović era a un passo dalla vittoria al primo turno.
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