La situazione negli ospedali, soprattutto a Zagabria e Spalato, si sta facendo sempre più pesante. Nel corso del mese di ottobre il numero dei pazienti ricoverati è infatti triplicato. In pratica si stanno avverando le previsioni degli esperti. Il continuo aumento dei contagi deve inevitabilmente riflettersi con qualche settimana di ritardo sul numero dei ricoveri e anche delle vittime per coronavirus. Visto lo scarso numero di tamponi effettuato come di consueto la domenica, nelle ultime 24 ore sono stati registrati soltanto 1.165 nuovi casi positivi, molti di meno dei giorni scorsi. Il tasso di positività dei test è stato del 22 per cento. Nella Regione litoraneo-montana sono stati evidenziati 33 nuovi contagi, con un tasso di positività dei tamponi del 24 per cento. In Istria invece sette soli casi, ovvero è risultato positivo un tampone su dieci. A questo punto l'Unità di crisi della Protezione civile non esclude un inasprimento delle misure, anche se non si pensa a un lockdown classico.
Il Presidente della Repubblica Zoran Milanović ha dichiarato in questo contesto che il Paese si trova in una situazione d'emergenza e non in uno stato di guerra, per cui si è detto pronto ad appoggiare il lockdown, ma non l'introduzione del coprifuoco. In merito a un'eventuale sospensione delle libertà umane a causa della pandemia, Milanović ha dichiarato che a decidere dovrebbe essere il Sabor e non un gruppo ristretto di persone, come il premier e la Task force della Protezione civile.
Dario Saftich- La voce del popolo